Archivi del mese: dicembre 2007

SERVE PIU’ AMORE

Spesso i sentimenti di amore finiscono con le feste di Natale.

Si accetta ogni consiglio che possa far durare di più questa passione.

BUON NATALE

UN ALTRO AUTOGOL

Prima si imposta una crociata sociale per re-impadronirsi di una comunicazione di sinistra.

Poi si floppa fra i ricatti e, alla fine, la risultante è il disastro nella comunicazione.

Un governo che non sa comunicare sembra un governo che non ha basi ideologiche.

Così, ai ricatti dei centristi sul decreto legge sulla sicurezza (quello che ha parlato, con inspiegabile indignazione generale, di omofobia) il governo inciampa per l’ennesima volta.

Problema di comunicazione interna, per cui non si regge un iter legislativo senza colpi bassi degli alleati.

Problema di comunicazione esterna, per cui le buone intenzioni di chi in quel provvedimento credeva affogano nella necessità di minimizzarlo.

Altro autogol, palla al centro.

Fonte: L’Unità

COMPLIMENTI AL FOTOGRAFO

Quando un ambient diventa un bel visual, non è detto che sia una buona campagna.

adidas_img

E’ il caso di questa promo di “Adidas – forever sport”, a Singapore.

La foto è molto bella, astrae il soggetto con una buona scelta della messa a fuoco e del punto di vista.

Che però, purtorppo, non è lo stesso del passante.

Fonte: Disruption

IL SENSO DEL VIRAL

Premettendo il rammarico per i lunghi giorni di silenzio sul blog, torno a bomba sul tema adv con un viral fedele al proprio senso: individuare un target e vivere nel suuo mondo, non copiare ed incollare nel low cost il linguaggio dei media generalisti.

Così la Saatchi fa entrare Toyota nel mondo di World of Warcraft, un game che è diventato una vera e propria community on line, di svariate fasce di età, e quindi un interlocutore commerciale interessantissimo.

Pochi ma intensi secondi.

Fonte: Subvertising

QUANDO MENO TE L’ASPETTI

La comunicazione (o meglio l’informazione) a volte tradisce.

In Venezuela, i pronostici tranquilli sulla marcia trionfale del presidente Chavez sono stati sovvertiti nell’imbarazzo.

Un paese spaccato ha bocciato le riforme costituzionali proposte dal capo del governo, tramite un referendum dagli esiti inaspettati.

L’interruzione di una serie di vittorie indiscusse di Chavez arriva da un popolo spaventato dalla sua visione egoica del socialismo, che frena tutte le contromisure antiliberiste previste dalla riforma.

Il presidente ora ha davanti una prospettiva spinosa: scindere la propria sconfitta strategica dai valori di riferimento, ripensando il paese in chiave più democratica, per evitare una brusca sterzata conservatrice nel paese.

Attendiamo gli esiti, in termini di politica e comunicazione, questa volta senza pensare di sapere già come andrà a finire.